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KSL TRADING AB

KSL TRADING AB

Svezia

Case Study Information

Greening processes

Gestione dei rifiuti

Greening input

Greening workplace

Consumo sostenibile

Greening outputs

Company size headcount: <50
Company size turnover: < 10 milioni circa
Interviewed: Titolare (generazione senior), Successore (generazione successiva)
Industry: Commercio all'ingrosso e al dettaglio

Background

KSL Trading AB viene fondata nel 1997 e acquisita nel 2012 da Peter Jonsson e da un socio non familiare, entrambi desiderosi di cambiare carriera dopo anni di esperienza nel settore dei materiali in legno. Nel 2014, il figlio di Peter, Linus Jonsson, entra in azienda occupandosi delle vendite. Quattro anni dopo, nel 2018, rileva il 50% delle quote dal co-fondatore non familiare. Dopo anni di stretta collaborazione, Peter cede a Linus anche la carica di CEO, mantenendo per sé il ruolo di responsabile per lo sviluppo commerciale. Attualmente, Linus detiene la maggioranza delle azioni (51%) e guida operativamente l’azienda.

All’interno della famiglia, sono Peter e Linus i principali attori coinvolti nella gestione dell’impresa. Gli altri membri – la moglie di Peter e i due figli più giovani – lavorano nel settore dell’istruzione e non partecipano attivamente all’azienda. Sotto la guida congiunta di padre e figlio, KSL ha registrato una crescita costante, passando da un fatturato di circa 19 milioni di corone svedesi nel 2012 a 107 milioni nel 2024. KSL Trading AB è attiva nella vendita all’ingrosso di materiali in legno e lavora a stretto contatto con clienti e fornitori lungo tutta la catena di approvvigionamento. I clienti principali si trovano in Svezia – come Norrebo Träindustri AB, un’altra azienda familiare – mentre i fornitori provengono da diversi Paesi europei, in particolare Germania.

La governance dell’azienda è condivisa tra membri familiari e figure non familiari altamente coinvolte nei processi decisionali. Un ruolo centrale in questo senso è ricoperto da Helena Johanzon, manager non familiare, che guida insieme a Linus l’individuazione e la progettazione delle iniziative di sostenibilità. Le loro proposte vengono poi discusse in Consiglio di amministrazione, dove siedono Peter, Linus e altri due consiglieri non familiari. Sebbene Peter e alcuni membri del consiglio non siano coinvolti direttamente nell’attuazione delle misure, condividono con convinzione la visione secondo cui la sostenibilità non è più un’opzione, ma una responsabilità. In un settore come quello della distribuzione all’ingrosso, infatti, le pressioni da parte di clienti e fornitori sono crescenti: le aziende della filiera richiedono trasparenza e dati concreti per poter comunicare il proprio impegno ambientale. Per rispondere a queste esigenze, KSL ha posto l’accento su un approccio fondato sulla collaborazione interorganizzativa, costruendo insieme a clienti e fornitori un modello aziendale sempre più attento alla sostenibilità e alle sue implicazioni strategiche.

Sustainability transition

Rapporti e certificazione

Il percorso verso la sostenibilità di KSL Trading AB prende avvio con l’introduzione di strumenti di rendicontazione ambientale e il conseguimento di certificazioni riconosciute, come il monitoraggio delle emissioni di gas serra legate al ciclo produttivo, la certificazione FSC (Forest Stewardship Council) per i materiali in legno e la pubblicazione della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD). Questi strumenti non rappresentano solo un impegno etico, ma rispondono a richieste sempre più pressanti da parte di clienti e fornitori, tra cui l’azienda familiare Norrebo, che utilizzano i materiali di KSL per la produzione di mobili e altri prodotti a impatto ridotto. Come sottolinea Linus Jonsson, la mancata fornitura di tali informazioni potrebbe comportare la perdita di clienti strategici a favore di concorrenti in grado di dimostrare la sostenibilità dei propri processi.

Consapevole delle proprie risorse limitate, l’azienda decide di concentrare il monitoraggio sull’impronta ambientale dei prodotti destinati ai clienti chiave, piuttosto che tentare un controllo esteso e generalizzato. Questa strategia mirata consente a KSL di garantire trasparenza ed efficienza dove ha maggior valore, rafforzando al tempo stesso le proprie relazioni commerciali. Per sostenere questo percorso, i membri del team – in particolare Helena Johanzon e i suoi colleghi – mettono in campo tutte le risorse disponibili per sviluppare un sistema ERP proprietario dedicato al monitoraggio ambientale. Attraverso un intenso lavoro di autoformazione, il team acquisisce conoscenze approfondite sulle pratiche di rendicontazione e certificazione, avviando anche scambi di buone pratiche con i propri partner. Ad esempio, KSL collabora attivamente con Norrebo per confrontare i metodi di calcolo delle emissioni, rafforzando così una logica di apprendimento reciproco lungo la catena di fornitura. Inoltre, l’azienda stabilisce una partnership con la Jönköping International Business School, partecipando a corsi e programmi di tirocinio finalizzati alla raccolta dei dati ambientali e all’integrazione del reporting di sostenibilità nel sistema ERP aziendale.

 

Costruzione di un nuovo magazzino

KSL Trading AB si prepara a compiere un nuovo passo nel proprio percorso di crescita e sostenibilità con la costruzione di un nuovo magazzino, progettato per garantire una maggiore efficienza produttiva e un miglior controllo energetico. L’attuale struttura, risalente agli anni ’50, presenta limiti significativi in termini di capacità e isolamento termico. Il nuovo edificio, il cui completamento è previsto per il 2025, sarà dotato di tecnologie più avanzate e accoglierà nuovi macchinari, destinati ad aumentare la capacità operativa dell’azienda.

Uno degli elementi distintivi del nuovo magazzino sarà l’implementazione di un sistema migliorato di raccolta della polvere di legno generata durante la lavorazione. Questo consentirà non solo di ridurre gli sprechi, ma anche di riciclare e commercializzare la polvere di legno raccolta. Inoltre, l’edificio sarà dotato di un isolamento termico più efficiente per prevenire la dispersione energetica e di sistemi di illuminazione a sensori, in grado di ottimizzare i consumi elettrici.

Data la natura internazionale dei rapporti commerciali di KSL, con clienti e fornitori attivi in tutta Europa, è fondamentale per l’azienda attenersi non solo alle normative svedesi, ma anche alle direttive europee in materia di sostenibilità. Per questo motivo, la famiglia ritiene strategico proseguire la collaborazione inter-organizzativa, con particolare attenzione alla raccolta e alla verifica dei dati provenienti dalla catena del valore, per valutarne la rilevanza nel proprio bilancio di sostenibilità. Una volta completata la transizione al nuovo magazzino, l’azienda intende esplorare ulteriori soluzioni per ridurre la propria impronta ambientale. Tra le prospettive future vi è la possibile installazione di pannelli solari sulla nuova struttura, oltre all’eventuale collaborazione con operatori logistici che utilizzano veicoli elettrici per il trasporto dei prodotti.

Learning points and actions to consider

Durante tutto questo processo, emerge con forza il ruologuida della famiglia, come sottolinea Helena Johanzon. L’impegno attivo dei proprietari – in particolare di Linus e Peter Jonsson – e del top management è stato essenziale per mobilitare l’intera organizzazione. In assenza di un forte sostegno familiare, coinvolgere i dipendenti in questo tipo di iniziative sarebbe stato molto più difficile. Al contrario, la leadership autentica della famiglia ha incoraggiato l’intero team a partecipare con convinzione all’attuazione delle pratiche sostenibili.

Un altro aspetto chiaveriguarda il rapporto con gli stakeholder. Linus sottolinea come la sostenibilità sia diventata un elemento cruciale per mantenere l’azienda rilevante e competitiva. Per le PMI familiari come KSL (o Norrebo), che operano con risorse limitate, è essenziale organizzare in modo strategico le attività di sostenibilità, concentrandosi sui temi più rilevanti per il proprio modello di business e per i partner più strategici, come clienti e fornitori.

Guardando al futuro, i membri di KSL riflettono su come bilanciare gli obiettivi economici con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) 2030 delle Nazioni Unite. Se da un lato desiderano continuare a far crescere l’azienda e a sviluppare nuovi prodotti, dall’altro temono che un’eccessiva espansione possa compromettere l’agilità organizzativa che oggi consente loro di rispondere in modo rapido e flessibile ai cambiamenti del mercato e alle esigenze dei clienti.

Reflections

  • Cosa pensano i membri della famiglia e il top management del processo di transizione verde da avviare in azienda?
  • Quale sarà la reazione degli stakeholder dell’azienda al processo di transizione verde?